CALEIDOSCOPIO

Impariamo a sbagliare, diventeremo dei vincenti...

Impariamo a sbagliare, diventeremo dei vincenti...

Vi è mai capitato di credere in qualcosa? Di crederci così tanto da pensare che potesse realizzarsi? Allora saprete anche voi che, al di là del risultato finale, quando si crede possibile un obiettivo ci si concentra sul come realizzarlo.

Questo è il primo step per realizzare un sogno: desiderare e delineare chiaramente il traguardo per poi concentrarsi sul "cosa far succedere" per concretizzarlo.

La caratteristica principale che distingue una persona vincente dalle altre consiste nel credere fortemente e incondizionatamente nel proprio sogno e nella propria capacità/volontà di realizzarlo.

Questo porta inevitabilmente le persone ad agire, ma non per tentativi o a caso, bensì in maniera strategica, ordinata e finalizzata al raggiungimento di quanto desiderato.

Tutti noi possediamo un sogno nel cassetto, pochi sono quelli che decidono di aprire quel cassetto e creare un piano d'azione per conquistarselo.

Perché?

Perché tutti abbiamo paura di fallire... sì, proprio tutti.

Chi non ha mai avuto paura di fallire, alzi la mano!

Tutti proviamo questo sentimento ogni giorno, non possiamo estraniarci da questa emozione, avremo sempre paura di non fare la scelta giusta, di non essere adeguati alla situazione, di sbagliare, di fallire un obiettivo…Paura di confrontarci con noi stessi e pensare che non ci abbiamo creduto abbastanza, che non siamo stati capaci di fare la cosa giusta, che abbiamo avuto paura di cercare aiuto....

Se ci pensiamo bene, ciò che temiamo di più non è agire, ma il risultato che ne potrebbe derivare.

Un risultato che viviamo troppo spesso come un giudizio di noi stessi, più che come un'esperienza di vita da cui imparare e andare avanti.

Allora smettiamo di agire, come se questo fosse l'unico modo per preservare la nostra autostima, e iniziamo a coltivare alibi per raccontarci di come sia impossibile realizzare il nostro obiettivo.

Entriamo in un loop che ci porta ad essere illogici, pensare e agire in maniera illogica, mi spiego meglio: quanti incidenti automobilistici accadono ogni giorno? Ecco, se paragoniamo l'incidente al fallimento, è come se tutti smettessimo di guidare per paura di fare un tamponamento o di graffiare la nostra auto.

Perché privarsi della comodità di un'automobile, della vista di paesaggi bellissimi durante un viaggio, del piacere della velocità, di un tragitto in buona compagnia o dell'aria che ci accarezza il viso mentre guidiamo una cabrio, solo per la paura di una cosa che potrebbe non accadere mai?

Se osserviamo le persone che raggiungono grandi obiettivi, troveremo in loro un denominatore comune: hanno imparato ad accettare le loro paure e a "passarci attraverso".

In questi casi, le persone che fanno la differenza sono quelle che imparano a confrontarsi con i propri risultati non solo in termini di positivo o negativo, ma in termini di esperienza.

Sono quelle che imparano a riconoscere i propri limiti e quindi ne diventano padroni, ossia si educano a controllarli e ad allenarli.

Se vi dicessi che per imparare a fare canestro dovrete tirare la palla nel cesto almeno 100 volte, voi vi concentrereste sull'errore n. 40, vi fermereste al tentativo n. 90 o vorreste arrivare il prima possibile al n. 100 per vedere cosa accade?

Il problema è che nessuno può garantire il risultato finale (che dipende dalla quantità di tentativi, dal metodo e dalla nostra intenzione), ecco perché molti mollano prima; mollano quelli che non ci credono davvero, quelli che non vogliono imparare dai 99 tentativi "sbagliati", e preferiscono raccontarsi che fare centro è questione di fortuna piuttosto che di fatica, amore, sudore, paure vinte ed esperienza tramutata in competenza.

Ricordo a tal proposito una pubblicità storica della Nike che aveva come protagonista Micheal Jordan, star del basket, che recitava questa frase ripercorrendo la propria carriera:

"Ho fallito più di 9.000 tiri durante la mia carriera, ho perso più di 1.000 palloni e per ben 26 volte mi hanno delegato il tiro decisivo a un secondo dalla fine e io l'ho sbagliato. Nella mia carriera ho sbagliato molto, un sacco di volte e ancora e ancora....Per questo sono un vincente."
Per questo mi permetto di dire che la vita non regala né vittorie né sconfitte, se abbiamo nel cuore un sogno e vogliamo realizzarlo, solo noi possiamo regalarci l'esperienza utile per raggiungerlo.

Impariamo a sbagliare, diventeremo dei vincenti.

Conosci te stesso!

Chiara Pulzato

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