L'asino, il vecchio, il bambino...e il leader
È venerdì pomeriggio, finisco prima di lavorare e decido di passare da mia madre per un breve saluto.
La settimana è stata pesante e davanti ad una tazza di caffè rispondo a mia madre che mi chiede della mia giornata lavorativa.
Le spiego le difficoltà che incontra un mio cliente che sta attuando delle "riforme" all'interno della propria azienda.
Come sempre, cambiare "fa male" e quindi, seppur i cambiamenti siano orientati al bene dell'azienda, i malcontenti sono sempre tanti, perchè la comodità è nemica del "meglio".
Ciò che più fa soffrire un leader in certe fasi è lo scontento della squadra, perchè è difficile mantenere la rotta quando le persone che stimi e hai scelto come compagni di squadra ti criticano.
Mentre parlo vedo mia madre sorridere. Dopo un po' mi interrompe chiedendomi: "Chiara, ti ricordi la favola che ti raccontavo spesso da bambina?"
Immaginate il mio stupore… io che racconto a mia madre i problemi degli imprenditori e lei mi parla di favole…
Rispondo quasi stizzita: "Di quale favola parli mamma?"
"Quella dell'asino, il vecchio e il bambino" - risponde lei.
Accidenti alle mamme: le loro rughe valgono almeno 10 master!
Ce la ricordiamo tutti la vecchia favola iraniana.
Poiché è stato indetto un censimento, un vecchio ed il suo nipotino si mettono in viaggio per raggiungere la capitale e farsi registrare.
Portano con loro un asino per poter alleviare le fatiche del lungo viaggio.
Il vecchio decide di mettere il bimbo comodo sulla groppa dell'asino, ma subisce le critiche dei passanti che non approvano che lui fatichi ed il giovane no.
Allora il vecchio decide di far cambio col nipote, ma viene nuovamente criticato perchè sembra maltrattare il nipotino.
Vecchio e bimbo decidono entrambi di cavalcare l'asino e vengono giudicati crudeli nei confronti della bestia.
Decidono quindi di proseguire il viaggio entrambi a piedi, e vengono giudicati stolti.
"È così Chiara, le persone ti giudicheranno sempre e comunque, ecco perchè quando prendi una strada devi essere convinta e consapevole che non puoi accontentare tutti" - conclude mamma Lina.
Essere leader è sempre scomodo e richiede una qualità difficilissima ma fondamentale: si chiama coerenza.
Quando si decide una strada, non si può accontentare tutti. Non è detto che la scelta intrapresa sia la migliore, ma bisogna trovare il coraggio di andare fino in fondo senza compromessi, altrimenti si rischia di perdersi o di perdere collaboratori validi.
Conosci te stesso!
Chiara Pulzato